lunedì 30 settembre 2013

L'ANGELO DELL'APOCALISSE

                            .....ED IL TERZO GIORNO SCESE UN ANGELO DAL CIELO......





In questi ultimi giorni abbiamo visto il più bieco ed ottuso servilismo da una parte politica del nostro Paese culminato con le dimissioni dei Ministri del Governo dell larghe offese agli italiani.
Mercoledì vedremo se ai cortigiani del puttanaio saranno serviti questi due giorni per leggere questo passo bellissimo dell'Apocalisse dell'Evangelista San Giovanni.




"Allora vidi scendere dal cielo un angelo che teneva in pugno la chiave del mondo sotterraneo ed una lunga catena. E l'Angelo afferrò il Mostro, lo gettò in quel mondo, con la chiave chiuse l'entrata. La sigillò sopra di lui affinchè non potesse più ingannare nessuno. Poi, seduti sul trono, vidi coloro a cui Dio aveva chiesto di giudicare i servi del Mostro, i complici del Mostro. Erano le anime dei decapitati, quei giudici, le anime delle persone uccise dal Mostro perchè s'erano messe da parte del Bene. Erano anche le anime di coloro che ai piedi del Mostro non s'erano mai inginocchiati, che al Mostro non avevano mai eretto statue, e che quindi non avevano mai avuto il marchio sulla fronte e sulla mano. E questi morti tornarono in vita, vissero per mille anni.".

OH come vorrei che quell'Angelo scendesse ancora una volta con destinazione l'harem puttanaio del latrin lover da hardcore!!!!

  


domenica 4 agosto 2013

CHE IL SOGNO RISORGIMENTALE (NON PIU' IMMAGINARIO) DI UN ITALIANO SI SIA AVVERATO?






L’anagrafe – spiegarono i giudici  omissis, omissis, omissis e omissis – non dà alcun diritto ai domiciliari automatici. Dunque omissis doveva restare in cella per “gli ingenti danni cagionati” e per “la mancanza, a tutt’oggi, di una effettiva consapevolezza delle proprie responsabilità morali e giuridiche, ma soprattutto dell’intenzione – con fatti concreti ed effettivi e non con mere dichiarazioni di intenti - dimostrare una adeguata revisione critica, un effettivo ripensamento ed anche pentimento per i danni cagionati”.

Pare proprio il ritratto di Silvio Berlusconi.


E' la chiusura finale di un articolo di MARCO TRAVAGLIO in data odierna su "IL FATTO QUOTIDIANO"  a cui vi rimando.

Ho omesso i nome dei giudici per ovvi motivi ed il nome del condannato cui sono stati rifiutati i domiciliari. Aveva oltre 73 anni, ma aveva arrecato un enorme danno all'economia italiana.

Per poter assegnare gli arresti domiciliari al pregiudicato il Giudice di Sorveglianza deve tener conto di alcuni parametri e doveri che il pregiudicato nella foto ha calpestato, cito alcuni, e cioè: pericolo di fuga, aver causato ingente danno all'economia del paese (nel caso di specie il cainano ha evaso le tasse con frode a danno degli italiani), non aver altre pendenze giudiziarie (ha altri quattro processi di cui in primo grado ha già rimediato altri otto anni in due e gli altri due non si annunciano bene per lui), tenere un atteggiamento rispettoso verso la Magistratura e le Istituzioni (sappiamo cosa hanno fatto i suoi lanzichenecchi davanti al tribunale di Milano e cosa stanno facendo oggi), ammettere la colpa cioè di aver causato danno agli italiani evadendo il fisco con frode (ma nè lui nè i suoi Prìncipi del Foro lo hanno ammesso.

Questo in breve, per il resto rimando all'articolo di Travaglio.

Si spiega il motivo dei ricatti al Quirinale e l'evocazione di una guerra civile: i capilanzichenecchi hanno capito che se un Giudice c'era a Berlino c'è anche a Milano ed è quasi certo se non naturale che il Latrin Lover da Hardcore finisca la sua carriera dietro le sbarre.

Sento ventilare ipotesi di lasciapassare. Sì, ma ad una condizione: che restituisca tutti i soldi tolti agli italiani e quelli depositate nelle isole Cayman. Dopo può andare in una isola deserta del Pacifico portando dietro l'esercito dei lanzichenecchi con al seguito le pitonesse-
Solo così l'aria in Italia sarà più salubre.

Se le Istituzioni e classe politica permetteranno ad un soggetto del genere pluripregiudicato di continuare a fare i propri interessi a danno nostro, l'Italia avrà raggiunto il fondo e non ci sarà più democrazia e la Costituzione stracciata.

Che ciò non avvenga altrimenti sarò costretto ad espatriare e chiedere asilo politico altrove.   

sabato 19 gennaio 2013

IL LEGITTIMO SALLUSTICIDIO........ POLITICO


IL RECIDIVO


Io penso che, se quello che ha detto ieri in trasmissione l'individuo in foto lo avesse detto un comune mortale, a quest'ora sarebbe in galera per direttissima.

Ma siccome gli insulti e le offese sono state pronunciate da un "graziato" dal <piccolo padre> le grandi testate giornalistiche riportano il video ma si astengono dal commentare.
Sappiamo che il sig. (minuscolo) è già stato condannato per diffamazione con sentenza passato in giudicato e "graziato" di recente, ma lui si crede pertanto immune ed autorizzato a continuare a diffamare.
Non so, ma ai più sfuggirà, ma non ai direttori di testate giornalistiche che per questo si astengono dal commentare, che se il signore in foto su querela di parte venisse condannato di nuovo ai sensi dell'art. 681 c.p.p, comma quinto, che rinvia all'art. 672 c.p.p., comma cinque, la grazia gli viene revocata per indegnità.

Gli si aprirebbe le porte delle carceri e sconterebbe le colpe delle sue gratuite diffamazioni.

Ecco allora sale forte il mio grido


FORZA INGROIA MANDALO IN GALERA
DA'I UN SENSO AL NOSTRO VOTO PER TE    





mercoledì 16 gennaio 2013

ABEMUS PAPAM ....PARDON ZAR GIORGIO I° (piccolo padre d'ITALIA)

LA CORTE INCORONA ZAR GIORGIO I°




Sono uscite le motivazioni della sentenza che ha sancito la "Morte di una democrazia mai nata". E che motivazioni!!!.
E' umiliante ed avvilente che a decretarne sia stata proprio quella istituzione preposta alla salvaguardia  della inviolabilità del principio della tripartizione dei poteri di una democrazia moderna.
Orbene, quando in un paese democratico viene a crearsi un principio che un cittadino è al di sopra di tutti gli altri violando l'articolo previsto nella Carta Costituzionale, nella fattispecie l'art.3, il vulnus è di una tale gravità che ci deve far riflettere.
Nella sentenza (per chi la volesse consultare e scaricare vedi http://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2013/01/sentenza-consulta-su-trattativa.pdf?47e3a5) in sintesi si afferma che il Capo dello Stato per la sua funzione non è ascoltabile, non è processabile, non è intercettabile, non è inquisibile, non è criticabile, ecc. ecc. Insomma un nuovo Re Sole hanno detto alcuni commentatori politici oggi. Io questo appellativo lo avevo dato a suo tempo a B. perchè nel suo impero non tramontava mai la corruzione, la menzogna ed il malaffare.
Ho voluto dare l'appellativo di Zar e Giorgio 1° per l'astrazione comunista del Capo dello Stato   che ha provocato tutto questo casino.
Del resto cosa pensare di una istituzione che nomina una persona Senatore a vita, provoca le dimissioni del Governo, nomina Premier del nuovo governo colui fatto Senatore, detta la politica del Governo e poi quando vede che i danni sono tanti scioglie le Camere. Solo lo Zar può fare tutto questo.

Qualche accenno alla sentenza.
Di solito si dice che le sentenze si commentano ma non si criticano. Ed io sono d'accordo....ma.
C'è un ma: quando queste rispettano le leggi e principalmente la Costituzione materiale, cioè quella scritta dai nostri padri (che ora si stanno rivoltando dalle tombe).
Tale principio può valere per i giuristi, professori universitari, magistrati, giornalisti e commentatori televisivi e compagnia cantando, non per un privato cittadino che si vede di punto in bianco sovrastato da un altro cittadino abolendo di fatto l'art. 3 della Costituzione che lo garantisce dalle sopraffazioni.
E' un mio sacrosanto diritto criticare la sentenza e gridare con quanto fiato ho in gola che oggi io non sono più uguale a tutti gli altri perchè ce ne è uno PIU' UGUALE.
A quanto pare però sembrerebbe che la cosa non sia chiusa quì: i profili di incostituzionalità sono tanti. Pensate che obbrobrio giuridico si sia avverato: la Corte Costituzionale emette una sentenza con molti profili incostituzionali. A dirlo in giro pere il mondo o ci riderebbero o darebbero per pazzi i giudici.

Quali sono i profili? Se dalla lettura non si evincono li riassumo.
1°) - Articolo 3. Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge  senza.....
E su questo tutti Costituzionalisti sono d'accordo e le motivazioni sono ovvie, è inutile ripetersi.
2°) - Articolo 112. Obbligatorietà dell'azione penale. Se da una intercettazione casuale si viene a sapere che si sta compiendo un crimine comune o politico (golpe) il PM si deve astenere da ogni azione e provvedere alla distruzione del nastro.
3°) - Articolo 111. Contraddittorio della prova. Se il PM deve distruggerlo "senza contraddittorio fra le parti", quindi solo gli avvocati delle parti; di norma se uno è innocente l'altro è colpevole, mentre gli altri sì come i tecnici del suono, il PM, il GIP, i poliziotti e  soprattutto i due interlocutori. 
4°) - Articolo 24. La difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento. Ora se dalla distruzione di un nastro si viene a ledere un diritto soggettivo costituzionale, viene spontaneo dire ma come si fa ad emettere una sentenza così!
Vediamo di riassumere. Art. 3 e 24: lesione ai diritti soggettivi dei cittadini. Art. 111 e 112: obbligatorietà dell'azione penale e contraddittorio: INGIUSTIZIA UGUALE PER TUTTI - UNO

CONSIDERAZIONE FINALE

Se i gradi soloni della critica e soprattutto della politica non fanno udire la loro voce, anzi qualcuno ha parlato innalzando grida di giubilo alle motivazioni  della sentenza, allora la nostra Costituzione è morta e con essa la nostra democrazia.




martedì 15 gennaio 2013

IL NUOVO PENTITO....DELLA POLITICA




IL PENTITISMO POLITICO OGGI


Dei nostri politici che si sono pentiti nell'era berlusconiana ce ne sono tanti, fra questi vanno ricordati quelli dichiarati come Gianfranco Fini e coloro che hanno dovuto ammetterlo loro obtorto collo come Piercasinando Casini e coloro che abbandonando la nave berlusconiana con atti concreti come Frattini e compagnia.

Ma il pentito di spicco, ed io vorrei dire a 24 karati, è di ieri e si chiama MARIO MONTI attuale Presidente del Consiglio fino a febbraio.

LA CONFESSIONE 

In una intervista data ieri ha detto, confessando, che è stato chiamato, e da chi lo sappiamo, per fare, udite udite, UN LAVORO SPORCO CHE I PARTITI NON VOLEVANO FARE.   

Tenendo sempre presente il quadretto sopra, io volevo fare alcune riflessioni sulla allocuzione "LAVORO SPORCO" e vedere le analogie in campo politico ed eventuali differenze.
A me viene in mente, in campo criminale e mafioso, quando il responsabile di una organizzazione criminale, grosso personaggio molto in vista, per non apparire quale mandante unico, attraverso altri membri dell'organizzazione che si accollano tale onere e incaricano un sicario prezzolato di "fare il lavoro sporco" per loro eliminando fisicamente un avversario.

Prima di esaminare "il lavoro sporco politico", mi sovviene l'analogia dell'eliminazione fisica della persona: quanti imprenditori si sono uccisi e quanti uomini, padri di famiglia e giovani si sono uccisi per il "lavoro sporco politico"! Non lo sapremo mai. Morire perchè non si riesce a pagare lo stipendio ai propri dipendenti o morire perchè non si riesce a sfamare i propri figli per causa di licenziamento diventa una vergogna e viene taciuta.

Il lavoro sporco politico è più sofisticato perchè più ambiguo. Viene presentato come lavoro necessario per il bene comune. Comune non di tutti, ma di pochi, aggiungo io.
Lavoro sporco è tassare i più poveri per arricchire ancor di più i ricchi e far sembrare bene comune. Lavoro sporco è permettere alle classi privilegiate di continuare ad abusare dei privilegi loro avuti a danno delle classi meno abbienti. Lavoro sporco è fare le riforme a danno dei pensionati e dei cittadini e  farle sembrare necessarie per il bene del paese. Potrei continuare all'infinito ma mi fermo quì per carità di patria, ma chi volesse aggiungere ancora qualcosa sul lavoro sporco politico svolto dai personaggi  del quadretto può farlo liberamente.

Io so per certo che a questi personaggi non affiderò le sorti del mio Paese domani e nè mai.





giovedì 6 dicembre 2012

MORTE DI UNA DEMOCRAZIA MAI NATA


Dunque la Consulta ha deciso il 4/12/2012: ha ragione NAPOLITANO, rinominato fino al giorno prima RE GIORGIO. Perchè Re Giorgio? Perchè lui nomina senatori a vita; lui li fa presidente del consiglio; lui dice quali leggi approvare e quali no; lui decide quali cittadini da sentire per telefono e quali no. Insomma lui la Costituzione la difende a modo suo: cioè quando la Magna Carta difende i cittadini, lui dorme, quando si tratta di aiutare la "casta" o  ex appartenenti ad essa allora s'interviene per interpretarla ad uso e consumo della banda.

Dal 4/12/2012 io lo richiamo con un altro appellativo, che gli si addice molto visto la provenienza politica di appartenenza fedele al PCUS: ZAR GIORGIO I°.

Lui come lo Zar di tutte le Russie è: irresponsabile, inascoltabile, incriticabile e soprattutto, come tutti gli ZAR, è INFALLIBILE.

Secondo la legge zarista il Pope poteva sbagliare lo Zar no.
A lui dovevano rispondere i comandanti supremi dell'esercito e della marina; il Pope era soggetto a lui; la giurisdizione, e vengo al punto, era di fatto esercitata dallo Zar perchè a lui spettava l'ultimo giudizio.

Notate qualche differenza con gli avvenimenti di questi ultimi mesi? Io no. 

La Procura di Palermo sta indagando sul patto scellerato tra lo Stato e la mafia e lui che ti fa? anzichè stare a fianco di quei Magistrati che rischiano la vita per l'accertamento della verità e per la cui nefandezza Borsellino a la sua scorta sono saltati in aria, la combatte.
Uno dei probabili protagonisti della trattativa gli telefona per chiedere aiuto e rallentare le indagini. Il telefono di questa brava persona, si fa per dire, è sotto controllo e viene intercettato perchè reticente.

Non gli basta l'IRRESPONSABILITA' prevista dalla Costituzione con le GUARENTIGE  presidenziali lui vuole l'immunità totale in dispregio all'art. 3 che prevede l'egualianza di tutti i cittadini davanti alla legge.

Vuole essere INASCOLTABILE. Nessuna legge prevede che un telefono di un privato cittadino indagato messo sotto controllo mentre telefona al Capo dello Stato debba essere silenziato. Lui lo pretende ed investe della sua pretesa la Corte Costituzionale. Larvatamente sta facendo come il presidente egiziano. Per questi motivi io il 31 dicembre prossimo spengo il televisore.

Non vuole essere criticato: lui è INFALLIBILE.

Guardate cosa è accaduto a chi si è permesso ed ha avuto il coraggio di criticarlo dentro e fuori il Parlamento. I sostenitori di Zar Giorgio I° ed i media dei loro partiti hanno inscenato una campagna denigratoria di tale proporzioni da far passare in secondo piano il VERO PROBLEMA.

GLI ITALIANI HANNO IL SACROSANTO DIRITTO DI SAPERE SE LO STATO ATTRAVERSO I SUOI RAPPRESENTANTI NELLE ISTITUZIONI HA TRAMATO CON LA MAFIA? GLI ITALIANI HANNO IL DIRITTO DI SAPERE SE LO STATO HA DELLE RESPONSABILITA' SULLE STRAGI DI CAPACI E DI VIA D'AMELIO DOVE SONO MORTI I MAGISTRATI FALCONE E BORSELLINO CON LE LORO SCORTE. SOPRATTUTTO I PARENTI DELLE VITTIME DELLE STRAGI HANNO IL SACROSANTO DIRITTO DI SAPERE PERCHE' I LORO CARI SONO MORTI O  SONO CITTADINI DA PARIFICARSI AI PARI'A ?

Se sì: allora in Italia non sono ammessi Zar e sostenitori; le Istituzioni devono supportare i Magistrati che indagano sulla mafia e suoi sostenitori anzichè combatterli con fumosi pretesti di ricorsi alla Consulta che per non sconfessare lo Zar ha sentenziato senza risolvere il problema e di fatto rallentando l'azione della Procura di Palermo come voleva il privato cittadino indagato ed ascoltato.

Il problema più grave diventa se gli italiani non hanno il diritto di sapere: allora agli italiani non rimane che seguire l'esempio dei cittadini del vicino Egitto dove un nuovo Bokassa-Zar vuole imporre una Costituzione ad uso e consumo proprio, SCENDERE IN PIAZZA A MANIFESTARE giacchè avere una Costituzione fondata sulla Resistenza e vederla asservita ai propri voleri è come non averla.  






domenica 18 marzo 2012

L'EGUAGLIANZA: M = B - OVVEROSSIA STIAMO COME PRIMA O PEGGIO






DIO MIO! DIO MIO! QUANTO ANCORA QUESTO POPOLO MARTORIATO DEVE SOPPORTARE ANCORA PER AFFRANCARSI DALLE COLPE DI ESSERSI SCELTO UNA CLASSE GOVERNANTE COSI'!!!


LA CITTA' E' BELLA ANCHE COSI'!!!!

Sapete chi ha pronunciato questa frase?
Provate ad indovinare. Non è stato B, ma il suo ventriloquo M. E dove? Ma naturalmente sulle macerie del terremoto aquilano.
Poveri aquilani!!! Dopo il danno, le prese in giro di B ora anche la beffa del capo del governo tecnico.

Il quadretto è un inno alla gioia dei soliti paperoni dei paperoni ed un grido lacerante per i soliti deboli contribuenti tartassati e vituperati.

Infatti: analizziamo i personaggi del quadretto idilliaco dove compare la gioia e la felicità piena.
Il primo, colui che è alle spalle della trojka, sta facendo il lavoro sporco del paperone dei paperoni italiani. Professore universitario, ex rettore della Bocconi di Milano nonchè ex banchiere di una banca finanziaria multinazionale estera, economista è stato chiamato dal Capo dello Stato a formare un governo, chiamato tecnico, ma sorretto dai partiti della trojka, per salvare, ma io dico per restare, l'Italia dall'orlo del baratro.

Già, avremo riacquistato credibilità internazionale perchè non c'è più il barzallettiere a rappresentarci, o un mezzo uomo che per farsi notare e fare le corna a quello sottostante si mette nella fila successiva, ma se non si stimolano i consumi creando posti di lavoro e quindi reddito noi resteremo su quel ciglio per molto tempo.

Anch'io sono laureato in Economia e Politica economica. Ho frequentato la "Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione" e la tesi "Gli strumenti dello Stato nella politica d'intervento nell'economica" l'ho discussa con la Prof.ssa MARIA TERESA SALVEMINI attuale ordinaria della cattedra presso La Sapienza di Roma di Economia e Politica Economica.

Premessa: in economia le leggi economiche trovano applicazione e regolano i mercati se esse vengono rispettate e non sovvertite con azioni delittuose come la corruzione, il ricatto, leggi ad aziendam e l'estorsione. In poche parole in un consesso dove tutti pagano le tasse e gli operatori economici operano in un regime sano.

In questa ottica sono nate le tre teorie economiche moderne: la liberista pura di ADAM SMITH, la liberista neoclassica di JOHN MAYNARD KEYNES e la teoria della "CONCORRENZA MONOPOLISTICA" di PAUL SAMUELSON.

La teoria classica di Smith prevede un mercato economico libero senza che lo Stato intervenga perchè il mercato stesso avrebbe provveduto ad eliminare il compratore ed il venditore marginale in modo che la domanda e l'offerta si incontrassero nel punto giusto di equilibrio.

Il Keynes ribatteva che ciò poteva valere per i periodi del fine settecento, ma non nel novecento che ha avuto una forte espansione demografica ed il mercato da solo non poteva più sopperire alle necessità della popolazione. In più lo Smith non fa cenno ai famosi cicli economici espansione, stagnazione e recessione in cui se si vuole una crescita costante in un medio e lungo periodo lo Stato deve intervenire per regolare al meglio i cicli economici. Come? Brevemente: in espansione introducendo nuove imposte o creando una progressione più forte, in stagnazione riducendone in modo da sviluppare la domanda facendo investimenti, ed in recessione creando reddito per far ripartire l'economia. Ecco la grandezza dell'economista inglese. Egli asseriva, al contrario degli economisti svedesi, che la spesa in deficit (deficit spending) usata per gli investimenti creava un reddito moltiplicato per quantità di scambi (moltiplicatore del reddito).
Ricordo che lui fece questo esempio poi elaborato con una formula: se un'amministrazione comunale chiama un operaio disoccupato gli fa scavare una buca e poi glielo fa riempire ed a fine giornata lo paga con un salario adeguato una parte del reddito percepito viene risparmiato ed il rimanente viene dedicato al consumo, quindi Y (reddito) = C (consumi) + S (risparmio). Quanto più grande è la propensione marginale al consumo della collettività tanto più è la parte di reddito che verrà percepito dalla comunità con la espressione finale 1/(1-pmc).
Per spiegare come si arriva al moltiplicatore bisogna porre in risalto la propensione marginale al consumo, definita dal Keines come l'ultima porzione dell'unità di reddito conseguito destinato al consumo e con il corrispondente termine di "propensione marginale al risparmio" quella destinata al risparmio, che si otterrebbe in conseguenza di un aumento di reddito, cioè la propensione al consumo della collettività che è in correlazione al detto incremento di reddito.
Quindi:
pmc=DC/DY

Se si suppone un incremento della spesa per investimenti DI avremo:

DI=DY-pmcDY=DY x (1-pmc) da cui:

DY=DI x 1/(1-pmc) (D = incremento)

Il moltiplicatore del reddito rappresenta la somma dei termini di una progressione geometrica in cui la ragione pmc è maggiore di zero e minore dell'unità.
La formula finale pone in evidenza la somma degli incrementi di reddito che un incremento di spesa in investimenti pone in essere , considerato una certa propensione marginale al consumo.

Gli economisti svedesi obiettavano che così operando lo Stato avrebbe aggravato la situazione creando moneta con una ulteriore velocità accelerativa dell'inflazione. Ribatteva l'economista inglese ed i suoi seguaci: creando nuovo reddito si creavano nuove entrate per le casse dello Stato e modulando le tariffe si poteva raggiungere lo stesso il pareggio di bilancio e raggiungere la piena occupazione dei fattori produttivi.
Naturalmente quando si parla di opere pubbliche si deve intendere, come detto in precedenza, che il suo costo deve essere secondo dati economici puri e non inquinato da corruzione, tangenti e ricatti e speculazioni vari. In poche parole se fatto 100 il costo economico della famosa buca esso non deve costare cinque volte di più per le cause prima dette.
Mi riferisco anche alle opere rimaste incompiute per i "Grandi Eventi" iniziati solo per distribuire soldi pubblici a costruttori amici di politici corrotti cui venivano elargite mazzette frutto di costi lievitati.




Il Professore nonchè Magnifico Rettore ha così operato? Io dico di no. Noi siamo in recessione e lui ha operato come se fossimo in espansione: ha reintrodotte imposte e tasse (riduzione di reddito), specialmente ai contribuenti meno abbienti riducendone i consumi come se fossimo in espansione; non ha creato posti di lavoro, anzi si sta creando nuovi sistemi di allontanamento dal posto di lavoro (non si crea reddito). Inoltre: non ha operato ad una adeguata redistribuzione della ricchezza per la resistenza di una parte della maggioranza che lo sostiene, aggravando così la diseguaglianza sociale che ogni crisi economica genera.
Soprattutto non ha incentivato la spesa per investimenti.

Ecco perchè a me non può raccontare favole circondato da trojke varie o da qui, quo, qua, e dai suoi ministri banchieri ed avvocati soverchiati dai macigni del conflitto d'interesse.

Ora veniamo alla trojka o qui, quo e qua.

Del primo a sinistra della foto, ovvero Bersani che è di sinistra solo quando trattasi di foto, c'è una cosa solo da dire: fa parte di quella banda dei "quattro" che ha portato il partito della sinistra ai minimi storici spostandosi più verso la destra. Non si tratta di posizionamenti posturali, ma politici ed economici. Ditemi voi come un capo di partito che si dichiara di sinistra possa avallare provvedimenti che tartassano o ipertassano i ceti più poveri senza nulla togliere alla classe ricca impoverendo ancor di più il ceto medio o come avallare provvedimenti che aiutano le banche senza che queste mettano a disposizione il denaro delle aziende in crisi di liquidità. Anzi: anzichè aiutare le aziende, il denaro ricevuto in prestito all'1% viene reimpiegato all'acquisto dei titoli del debito pubblico che fino ad ieri rendeva oltre il 4%.
No caro Bersani, così non ci siamo!
Di questo passo il PD o PD-L (meno L) è destinato a scomparire. Una volta tanto ascolta il Professor IGNAZIO MARINO, se non vuoi che sia proprio lui a scappare per primo.

Degli altri due, ci sarebbe poco da dire che non si sappia. Quello al centro è il cavallo di troia di B e della sua militanza servile ed asservita al potere del latrin lover possiamo dire che il suo servilismo era talmente marchiano che tutti i provvedimenti legislativi, presi per salvare il padrone dalle patrie galere, sono stati annullati dalla Corte Costituzionale.

Quello di destra, sempre della foto, è un degno compare di merenda degli altri due, ma con una differenza: è di scuola democristiana. Sa svolazzare da un fiore all'altro succhiandone il nettare fino a farne appassire. Ricordiamoci che è stato Presidente della Camera dal 2001 al 2006 e pertanto ha contribuito al varo di leggi vergogna per il salvamento di B. È colui che espresse solidarietà a Totò Cuffaro quando costui fu condanno in appello a sette anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa; è colui che manifestava in prima fila al family day mentre ne aveva due, una regolare ed un'altra in via di approntamento con un potente della capitale.

No amici, costoro non faranno il bene dell'Italia ma solo di loro stessi e di chi sta loro alle spalle.

COSTORO NON AVRANNO MAI IL MIO SOSTEGNO COME SPERO NON L'AVRANNO DA PARTE VOSTRA